La guerra civile in Libia scoppiata nel 2014, in seguito alla deposizione del colonnello Muhammar Gheddafi nel 2011, vede due schieramenti contrapposti: il governo di unità nazionale con sede a Tripoli di Fayez al-Sarraj, riconosciuto comelegittimo dall’ONU, e il governo con sede a Tobruk del generale Khalifa Haftar.
Lo scorso mese i rappresentanti delle due fazioni hanno firmato un accordo di cessate il fuoco permanente a Ginevra (Ch), dando inizio alla ripresa della produzione petrolifera e ai negoziati politici. Il 9 Novembre ha avuto inizio a Tunisi il Forum del Dialogo politico libico, in cui si sono riuniti 75 partecipanti, nel tentativo di mettere fine alla crisi politica della Libia. Gli invitati sono membri dell'Alto Consiglio di Stato (Tripolitania), del Parlamento di Tobruk (Cirenaica) e partecipanti selezionati dall'Onu, sulla base del criterio di inclusività.
Stephanie Williams, rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu e capo ad interim dell'Unsmil, ha comunicato il raggiungimento di un accordo preliminare per far svolgere le elezioni politiche e parlamentari entro un anno e mezzo.
L’obiettivo dell’Onu è creare un'autorità che possa gestire la fase di transizione delle elezioni nelle due parti del Paese, oltre alla creazione di una Libia unificata con la conquista della piena sovranità da parte del popolo libico.
Dai lavori di Tunisi dovrebbero pervenire i nomi del nuovo consiglio presidenziale, presidente e due vice presidenti, a rappresentare le tre regioni della Libia.
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